di LUCA BARILE
BARI - Lunghe code di giovani dai nervi tesi agli ingressi delle aule. Decine di vigilanti e commissari schierati dall'Università. Forze dell'ordine in divisa ed in borghese a garantire l'ordine pubblico. Il test di accesso ai corsi di laurea a numero programmato nelle professioni sanitarie, tenutosi ieri nell'Ateneo, è andato in scena secondo il copione collaudato degli ultimi anni. Un accademia blindata e sotto osservazione, dopo lo scandalo dei quiz truccati nel 2007, dove i futuri studenti accedono al concorso dopo aver passato le perquisizioni elettroniche all'entrata, con ambienti schermati per mettere fuori uso i cellulari, decine di controllori tra i banchi durante lo svolgimento della prova. Controtendenza e inaspettato, invece, è stato il bilancio della partecipazione ai test.
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