di ALBERTO SELVAGGI
Sono una rubrica ilarotragica. Che a volte piange e più spesso ride. Non dovete leggermi come un articolo di cronaca che dice precisamente ciò che dice. Ci sono i resoconti di giudiziaria, la nera degli omicidi, i fondi economici politici curati da specialisti, e i corsivi satireggianti, nonsense, reflui di silli e diatribe. La porcheria che sono io. Sono una donna, non sono un uomo, perché contengo. Vengo abitata al momento dal satirisco asessuale qua sopra che firma
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