BARI - Il falso Documento di valutazione dei rischi (Dvr) del Centro di salute Mentale di via Tenente Casale, a Bari, dove il 4 settembre scorso è stata uccisa la psichiatra Paola Labriola, portava la data del giugno 2011. Un documento che, stando alle dichiarazioni del funzionario della Asl di Bari che sostiene di averlo falsificato, riportava anche valutazioni dei rischi relativi ad eventuali aggressioni, come quella subita dalla dottoressa. Il funzionario della Asl di Bari Alberto Gallo ha confermato oggi di essere stato indotto dal direttore generale, Domenico Colasanto (attualmente sospeso), a falsificare quel Dvr
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