di ANTONELLA INCISO
POTENZA - Almeno a parole tutti dicono di non aver deciso. Alcuni tacciono, altri si scherniscono. Ma nei fatti il «futuro politico» legato alla ricandidatura di sei degli otto consiglieri regionali lucani coinvolti nell'inchiesta Rimborsopoli non è legato esclusivamente alle singole volontà ma soprattutto ad un ricorso in Cassazione. Un ricorso depositato nella mattinata di ieri, un ricorso che - se respinto - di fatto provocherà la loro l'incandidabilità. Tutto è legato alla misura cautelare emessa del Tribunale del Riesame del capoluogo che aveva disposto l'applicazione - dopo la revoca del gip - del divieto di dimora per otto consiglieri
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