LECCE - «Rimarrai sempre nu lurdu e infame». L'inquietante messaggio è apparso su un manifesto funebre indirizzato a Davide Vadacca, 30 anni, il leccese gambizzato il 30 ottobre scorso nella stazione di servizio «Esso», lungo la tangenziale Est. Uno sfregio, un avvertimento o un'intimidazione? Su questo si stanno interrogando gli agenti della squadra mobile, coordinati dal vice questore aggiunto Michele Abenante, che già in passato si sono occupati delle indagini sull'agguato a Vadacca. Gli agenti della Scientifica hanno prima fotografato e poi rimosso i manifesti
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