di ALESSANDRA MONTEMURRO
BARI - Caos fra titolari di impianti sportivi e praticanti per le «zone grigie» lasciate dal «decreto del fare» in tema di certificazione medica. In sostanza al momento si lascia troppa discrezionalità sia ai gestori delle attività sia ai medici di base, con possibili aggravi di costi per gli sportivi «costretti» ad effettuare più controlli preventivi. La Federazione di Medicina generale ha chiesto spiegazioni al ministro Lorenzin
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