di GIANFRANCO LATTANTE
LECCE - L'inchiesta sul «fotovoltaico sporco» ha un capitolo che riguarda la corruzione negli appalti della pubblica illuminazione. Si ipotizzano tangenti. Si delinea un sistema per «ungere» politici e componenti delle commissioni al fine di garantirsi l'appalto pubblico. Nomi, cifre, comuni e date sono saltati fuori dalle due pen-drive sequestrate il 14 luglio del 2011 nel corso della perquisizione negli uffici della Tecno Lights, la società di Fabio Ancora, il 45enne di Soleto
↧