di LUCA NATILE
BARI - Sul tavolo della Procura di Bari sono giunte una serie di segnalazioni relative ad una presunta attività di «trashing »: truffatori che avrebbero assoldato delle persone perché recuperino documenti e lettere dall'immondizia, al fine di rubare i dati personali in essi contenuti. Niente tecnologia, almeno nella fase dell'«acquisizione», insomma furti alla vecchia maniera, saccheggiando le cassette delle lettere, svaligiando appartamenti, frugando nella spazzatura (è li che finiscono ad esempio vecchie bollette e buste paga) oppure curiosando nei distributori automatici di sigarette dotati di sistema lettura dati anagrafici
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